Chi sono

Da quando mi ricordo certe mie domande  forse ce ne sono alcune che si ripetono spesso, una è quella di mostrare la direzione per un percorso desiderato in attesa di una risposta che possa aprire la porta su un sogno o qualcosa di nuovo da conoscere. E credo che ci voglia sempre volontà nel tentare una scelta di trovare tempo per osservare e fermare attimi con passione attraverso le esperienze fin da quel giorno che vidi per la prima volta alle elementari impressionare un negativo quasi per magia dentro una camera oscura mentre stavo crescendo in una piccola città della Toscana.

Trovo che ci sia come una necessità di un continuo bisogno di restare affascinato dalla bellezza, dalla complessità del mondo e dalla semplicità di certi dettagli guardandoli. E si sa nella vita non si finisce mai di imparare continuamente, un giorno mentre mi trovavo a una mostra di uno dei fotografi famosi nel mondo mi colpì un’insegna dove era scritto:

“Fotografare è riconoscere nello stesso istante e in una frazione di secondo un evento e il rigoroso assetto delle forme percepite con lo sguardo che esprimono e significano tale evento. È porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore. È un modo di vivere. ” Henri Cartier-Bresson.

Potrei affermare che anche queste parole esprimono ciò che cos'è la fotografia e quello che sto cercando di fare con essa, lo scatto ha questo potere: crea un’immagine personale, una propria prospettiva, una nuova interpretazione di quel momento unico e fugace. Mi  ha sempre affascinato catturare nella mia mente un attimo, scomponendo la realtà in singoli fotogrammi, cogliendone un frammento irripetibile o spesso nascosto che ognuno evidenzia con la propria sensibilità o che non viene notato proprio da tutti.  Sono attratto dalla chimica delle cose, dalla luce, dalla natura, dai posti, dai dettagli, dalle emozioni, dalle persone e dalle loro storie dove spesso poi accade di “porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore” e dove anche tutto si gioca spesso sul filo di un attimo.

Who I am

Since I remember some of my questions, perhaps there are some that are repeated often, one is to show the direction for a desired path waiting for an answer that can open the door to a dream or something new to know. And I believe that it always takes a will to make a choice to find time to observe and stop moments with passion through experiences since that day I saw for the first time in elementary school impress a negative almost by magic inside a dark room while I was growing up in a small town in Tuscany.

I find that there is a need for a continuous need to be fascinated by the beauty, the complexity of the world and the simplicity of certain details looking at them. And you know in life you never stop learning continuously, one day while I was at an exhibition by one of the famous photographers in the world, a sign struck me where it was written:

“To photograph is to recognize at the same instant and in a fraction of a second an event and the rigorous arrangement of the forms perceived with the gaze that express and signify this event. It is to place the mind, the eyes and the heart on the same line. It is a way of life. ”Henri Cartier-Bresson.

I could say that these words express what photography is and what I am trying to do with it. It has always fascinated me to capture a moment in my mind, breaking down reality into single frames, capturing an unrepeatable or often hidden fragment that everyone highlights with their own sensitivity or that is not noticed by everyone. The shot has this power: it creates a personal image, its own perspective, a new interpretation of that unique and fleeting moment. I am attracted by light, by nature, by places, by details, by emotions, by people and their stories where it often happens to "put the mind, eyes and heart on the same line of sight" and where everything is played out too. often on the edge of a moment.